La nuova Juventus di Massimiliano Allegri capolista in Italia e in corsa ancora per il sogno della Champions League, mostra nonostante tutto alcuni limiti che si porta dietro da tampo.
Uno di questi è senza dubbio la mancanza di un “killer ” d’area di rigore, che dai tempi di Trezeguet in poi non si è più visto. Tevez, che oggi è il miglior marcatore e forse il simbolo di questa squadra è pur sempre una seconda punta che parte da lontano e che funge da raccordo fra il reparto di metà campo e quello avanzato.
Llorente è un uomo d’area, ma ha mostrato di non avere quella cattiveria necessaria per potersi definire un”rapace” degli ultimi 16 metri. Morata ,infine, è un grande talento, ma si mostra molto più a suo agio negli spazi aperti, pronto a colpire con la sua progressione devastante.
Insomma, urge un finalizzatore davanti alla Edinson Cavani, uno che conosce bene il nostro torneo e che sta dimostrando di poter fare la differenza anche nell’Europa che conta.
Chiuso nel Psg dalla leadership di Ibra, e inseribile nell’affare Pogba ; il centravanti uruguaiano sembrerebbe davvero poter essere la panacea di tutti i mali da gol in casa bianconera.
Un altro reparto che ha rappresentato la forza della prima Juventus Contiana e che oggi sembra scricchiolare è quello difensivo: Bonucci non ha mai convinto senza il suo mentore leccese, Ogbonna sembra lontano parente di quello visto a Torino ed Evra sembra essere arrivato alla Vecchia Sognora senza benzina.
Se a tutto ciò si aggiunge un Chiellini e Lichsteiner,gli unici affidabili, oramai in età già matura ed un Caceres sempre positivo in campo , ma propenso ad infortuni e un Barzagli purtroppo ai box oramai da troppo tempo: il quadro è tutt’altro che rassicurante per il futuro.
Ecco allora che bisogna attuare un restyling massiccio e di qualità nel reparto , probabilmente cruciale di un top team, come la Juventus. Il giovane Rugani è una buona base, per aprire un nuovo ciclo, ma al suo fianco Marotta dovrà incastrare dei tasselli di qualità e possibilmente già con un buon bagaglio europeo.
Il campionato non è ancora finito, ma Marotta e company dovranno già lavorare in ottica futura, per far sì che il ciclo Juventus non finisca di colpo ma continui a mietere successi.